LE DELIZIE DI FICO BIANCO SANTOMIELE
Il TERROIR dei fichi Santomiele è un luogo dalle caratteristiche geografiche e ambientali uniche e di rara bellezza. Il Laboratorio Santomiele è situato nel Parco Nazionale del Cilento: il luogo dell’anima. I fichi sono coltivati in un ambiente collinare. I versanti collinari in cui la pianta è presente sono esposti generalmente a sud-ovest, ad una altitudine media di 100 – 400 mt sul livello del mare su terreni che appartengono alla formazione rocciosa chiamata “flysch”: alternanza di argilla ed arenaria. Il vento caldo che risale dal mare mantiene l’habitat asciutto e influisce in modo positivo sulla qualità dei fichi.
I FICHI Santomiele appartengono alla pregiata varietà cultivar “Dottato”, diffusa in tutto il Mezzogiorno. In particolare, il prodotto tutelato è quello derivato da uno specifico ecotipo della cultivar Dottato, che si è andato selezionando e diffondendo in luoghi molto particolari.
Il prodotto ha caratteristiche uniche e di assoluto pregio: la polpa è di consistenza tipicamente pastosa, dal gusto molto dolce, di colore giallo ambrato, con acheni prevalentemente vuoti, piccoli e con un corpo interno quasi interamente pieno. Il colore della buccia del frutto essiccato è giallo chiaro uniforme ed acquista un colore marroncino quando il frutto viene lavorato, come nella antica tradizione contadina, con un lento processo di cottura in forno. Questa è una fase determinante sia per la sterilizzazione che per la ricchezza delle componenti aromatiche specifiche, determinate dalla bruciatura del legno di ulivo e quercia, esaltate dalle foglie di alloro.
La dieta Mediterranea, considerata “Patrimonio immateriale dell’Umanità” il cui promotore principale è stato lo studioso americano Ancel Keys prevede un elevato consumo di pane, frutta, verdura, erbe aromatiche, cereali, olio di oliva, pesce e vino (in quantità moderate) e frutta secca. I fichi essiccati, sono ricchi di antiossidanti come i polifenoli, i quali, attraverso la loro attività antiossidante, contribuiscono alla buona salute delle arterie.
CARPACCIO DI FICHI, intenso nei sapori, i profumi sono quelli di bosco e di miele. Colori ambrati. Si taglia in lamine sottili con una affettatrice o con un taglio manuale. L’abbinamento con grandi formaggi stagionati, insalate, o come accompagnamento raffinato al caviale e tartuffo.
LA MELASSA, ottenuta dalla spremitura a freddo dei fichi essiccati. Utilizzata a prima colazione è un forte energizzante, consigliato in abbinamento con lo yogurt naturale.
La melassa con i formaggi dà origine a note di gusto uniche e dai sapori antichi. Usata in cucina crea nuove ricette. Gli abbinamenti sono infiniti: con le insalate verdi, sui passati di legumi, per la laccatura raffinata dei piatti caldi.
LE CONFETTURE DI FICHI, con vaniglia bourbon o pere, sono realizzate con i fichi cultivar Dottato e pochissimo zucchero, si prestano elegantemente ad essere abbinate sia a piatti salati che dolci. Il colore è quello dell’oro, i sapori sono delicati e freschi. Gli ingredienti, quali la vaniglia bourbon e le pere, conferiscono alla confettura note nuove e originali.
FAGOTTINO con le verdi foglie di fico racchiudono come uno scrigno i profumi, sapori di terre assolate e forti. I fichi, l’uvetta, le arance e le mandorle racchiuse in esser accontano questi luoghi, magici e dimenticati dalla storia. I profumi intensi e la morbidezza della frutta fanno del FAGOTTINO il simbolo antico della Santomiele.
Santomiele ha rivoluzionato il mondo dei fichi imponendo una filosofia e costruendo un marchio oggi conosciuto in tutto il mondo, tanto da giungere anche sulla tavola della Regina Elisabetta d’Inghilterra.
Nel 2018 Santomiele è stata candidata all’ONU a New York per rappresentare l’Europa alla giornata dedicata alle piccole e medie imprese. Con un modello di impresa sostenibile Santomiele è riuscita a dare valore alle risorse umane e ai prodotti locali, obiettivi dell’agenda 2030 lanciata dalle Nazioni Unite e culminata nell’adozione di una risoluzione ONU approvata dall’Assemblea Generale nell’aprile 2017.
Nel 2017 Vittorio Sgarbi, conferendo il premio Pio Alferano, ha detto: “Il premio a Santomiele è il premio alla bellezza della Natura.”